GAETANO ORTISI

Gaetano OrtisiChi era Gaetano Ortisi? Questo è stato un grandissimo e apprezzatissimo personaggio conosciuto in tutto il mondo come il TENORE GAETANO ORTISI e, semplicemente, sconosciuto nella sua terra di origine.
Gaetano Ortisi nacque a Gela il 29 novembre 1844 da una distinta ed agiata famiglia. Egli fu figlio di Luigi e Raniolo Concetta. Della sua fanciullezza poco o nulla sappiamo tranne che portò a termine gli studi, nel suo paese natale, delle scuole superiori. Si trasferì a Napoli per iscriversi, di malavoglia, alla facoltà di Giurisprudenza poiché segretamente aspirava di intraprendere la via della bella arti della musica e del canto. Dopo qualche anno riuscì a convincere il padre alla sua causa e intraprese gli studi di canto, per impostare la sua voce di tenore che la natura gli aveva donato. Da Napoli si trasferì a Milano per frequentare la scuola di perfezionamento del grande maestro Massiani.
Ed in questa città si ebbe il debutto di Gaetano Ortisi, nel teatro “Dal Verme”, interpretando il personaggio principale dell’opera “Giuditta” del musicista Jacopo Peri al fianco del celebre baritono Gottardo Alighieri. Fu un vero trionfo e subito arrivarono altre importanti scritture ed altre importanti opere da interpretare. Subito dopo il debutto cantò la “Norma” di Bellini, “Un ballo in maschera” e “Aida” di Verdi.
Cantò nei più importanti teatri d’Europa e d’America.
Il 31 luglio 1875 si sposò, all’età di trentanni, con la signorina Emilia Luraschi discendente da una famiglia benestante milanese.
Il nostro concittadino Ortisi dopo solo tre anni dall’inizio della sua carriera di cantante lirico diventò famoso e ricercato. Dal “Dal Verme” di Milano fu chiamato a cantare al “Carlo Felice” di Genova e subito dopo ottenne un contratto per una prima tournèe in Spagna nelle città di Saragoza e Barcellona. Tornato in Italia tra il 1879 e il 1880, calcò i più importanti teatri delle maggiori città; Verona fu la sua prima tappa, seguirono Livorno, Firenze (teatro Pergola), Aquila, Trento, Asti, Mantova, Roma (teatri Apollo e Costanzi), Reggio Emilia, Ravenna, Trieste, Venezia (teatro Fenice), Perugia, Treviso, Napoli (teatro San Carlo) e Piacenza (teatro municipale). In quest’ultima città, la sera del 22 maggio del 1880, fu data per la prima volta l’opera “Stella”, un dramma lirico in tre atti del messinese Stefano Interdonato con la musica del maestro palermitano Auteri-Manzocchi, dove Ortisi interpretò (ma e più esatto dire creò) la parte di Lamberto.
Dal prestigioso periodico mensile milanese la “Gazzetta Musicale” (fondato nel 1842 da uno dei più grandi editori musicali italiani, Giovanni Ricordi, e stampato fino al 1902), n. 23, anno XXXV, del 6 giugno 1880, a pagina 187 e a firma di tale G. D., si legge tra l’altro: “…Immenso, efficace, commovente è il giovane e valentissimo Ortisi (tenore dalla voce straordinariamente bella ed estesa), che ha fatto e fa delirare il pubblico, tanta è la grazia e l’efficacia del suo canto e la maestria e la perfezione del suo fraseggiare. E non solo è ottimo come virtuoso, ma lo è eziandio come attore; ché in lui l’evidenza del carattere rappresentato non fa velo e non si stacca da quel giusto mezzo che forma appunto il vero artista.”.
La fama del tenore Ortisi, che passava da ovazione in ovazione in molti teatri, arrivò inevitabilmente anche all’estero. Infatti, nella prima metà del 1881, il nostro cantante lirico firmò due importanti contratti per alcune tournèe nei principali teatri d’America e di Spagna. In quest’ultima nazione, in particolare a Madrid (teatro Reale) e a Siviglia, furoreggiò nell’Aida, nel Trovatore e nel Rigoletto di Verdi, oltre che nel Faust di Gounod e nel Capuleti e Montecchi di Bellini. La rivista sevillana “La Illustracion Betica” chiuse l’articolo dedicato all’ Ortisi con le seguenti parole: “… Las envidiables condiciones artisticas del Sr. Ortisi, su voz, de agradibilisimo timbre y gran potenzia, y su reconocido amor bellisimo arte, le han dado mucha y buena notoriedad entre los amantes de la musica”
Nel 1882 ritornò in Italia e nel maggio dello stesso anno, cantò al “Costanzi” di Roma alcune opere del musicista tedesco Meyerbeer in cui Ortisi era un ineguagliabile interprete.. Molti giornali della capitale lo lodarono altamente ed espressero considerevoli giudizi a favore del nostro concittadino, in articoli innumerevoli, apparsi in tutti i migliori periodici romani. In uno di essi, La Rivista Settimanale, giornale artistico e letterario, si legge: (La nota potente e calda di entusiasmo fu strappata solo dal tenore Ortisi, che si rivelò per quel cantante di prim’ordine, ch’esso è, con una voce potente, simpatica, intonata per natura, e piena di quel sentimento drammatico e di quell’accento indispensabile nelle opere di Meyerbeer.. Sin dalle prime note e dalla frase “Illustri cavalieri” egli scosse l’uditorio, e costringendo tutti coll’applaudirlo calorosamente. Ortisi è oramai uno dei più eminenti tenori dell’epoca, ed alla seconda rappresentazione, non appena comparve al proscenio, venne salutato da generale e prolungato applauso”.
La nostra conoscenza sulla biografia di questo stupendo tenore gelese si ferma qui, ma non smetteremo di ricercare, finchè ci è possibile, per darne testimonianza ai suoi concittadini e al modo intero.
Ortisi si spense a Milano il 1° settembre del 1929, due mesi prima di compiere 85 anni.

Fonte: Nuccio Mulè