Gaetano Di Bartolo nacque a Terranova di Sicilia (Gela), discendente da una famiglia che tradizionalmente annovera personalità di spicco nell’ingegneria e nella cultura, il 24 – 08 – 1904 da Alessandra Di Bartolo e dall’ing. Cav. Fortunato Di Bartolo.
Frequentò le scuole a Gela e per effetto della legge Daneo-Credaro fu costretto, come tutti i suoi compagni, a frequentare la sesta e la settima. Dopo la licenza media intraprese gli studi classici e a soli 16 anni conseguì la licenza liceale con il massimo dei voti
A soli 21 anni conseguì la laurea in ingegneria, frequentando prima l’università di Catania e poi quella di Napoli, il 23 – 12 – 1925, specializzandosi nella costruzione di ponti, strade, ferrovie e cemento armato, (questa era una materia nuova di quel tempo).
A Napoli frequentò un gruppo di intellettuali tra cui Prof. Masone e altri scienziati dell’epoca. Fece per un anno praticantato a Roma presso un grande studio di ingegneria e si abilitò a Palermo nel 1926. La malattia del padre, nel 1926 lo costrinse a rientrare a Gela dove visse ed esercitò la professione.
Molte sono le sue opere realizzate nella città natale, tra cui l’edificio scolastico di Santa Maria di Gesù, riprendendo e apportando modifiche che aggiornavano un progetto iniziale del padre Fortunato. Questo edificio lo possiamo ancora ammirare, a distanza di tanti anni dalla sua realizzazione, in tutta la sua bellezza , funzionalità e possenza, i lavori incominciarono nel 1929 e terminarono nel 1934.
Ci fa piacere ricordare ciò che scrisse l’ing. Lo Cascio nella sua relazione che eseguì, per quest’opera, dopo un severo collaudo per conto del Provveditorato alle OO.PP. L’opera nel suo complesso è stata bene eseguita, sia nei riguardi costruttivi, per la bontà dei materiali impiegati e per l’esecuzione a regola d’arte, sia ancora nei riguardi estetici, per l’accurata esecuzione della parte decorativa, e pertanto si ritiene l’opera meritevole del collaudo.
Costruì l’ala nuova del vecchio ospedale, fu incaricato, da parte del comune, di restaurare il Teatro Comunale, a cui diede nuovo splendore e funzionalità. Progettò, verso la fine degli anni trenta, la nuova pescheria di Piazza Carmine (oggi Piazza Roma), dove i pescatori locali potevano avere un luogo sicuro e controllato per la loro attività, purtroppo oggi dobbiamo ammirarla solo nelle foto-cartoline poiché negli anni cinquanta è stata ordinata la sua demolizione.
Oltre al lavoro professionale, ancora giovane, intraprese la via didattica, insegnando matematica al Liceo e alla scuola Media. Tra il 1959 e il 1963 fu Direttore nella scuola di Avviamento Commerciale e Marinaro P. E. Giudici, oggi scuola media. Fu ingegnere capo al comune di Gela dall’Aprile a Dicembre 1927.
L’assessorato alle OO.PP. e la Prefettura di Caltanissetta si avvalsero della sua grande professionalità per collaudare strade, ponti, abitazioni e quant’altro ritenevano necessario per i bisogni della comunità.
Nel 1942 sposò Nunzia Caradonna da cui ebbe 4 figli: Fortunato, Alessandra, Maddalena ed Angelo.
Si spense a Gela, confortato dall’amore della famiglia il 22 – 11 1966.
Uomo di grande morale e cultura, dedicò la sua vita alla famiglia , alla scuola, al suo appassionato lavoro che con grande intelletto svolgeva.
E’ sempre presente nel cuore dei sui cari
Fonte: Di Bartolo Alessandra